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Da Vinci: Chirurgia Robotica in Urologia

Da Vinci: Chirurgia Robotica in Urologia

Dr. Francesco Curto

La Fondazione Istituto G.Giglio di Cefalù ha acquisito il robot da Vinci X, la piattaforma robotica più evoluta per la chirurgia mininvasiva di alta complessitá.

Cos’è il sistema robotico da Vinci?

La chirurgia robotica rappresenta la nuova frontiera della chirurgia mininvasiva, in cui il chirurgo non opera con le proprie mani bensì manovrando un robot a distanza dal campo chirurgico, seduto a una consolle computerizzata posta all'interno della sala operatoria.
Il robot da Vinci, uno dei robot chirurgici più diffusi al mondo, è stato così chiamato in onore dello scienziato italiano, che già nel 1400 immaginò una macchina automatica azionata da carrucole e fili.
Il robot conferisce al gesto chirurgico una precisione non confrontabile con altre tecniche, inoltre a differenza della laparoscopia, permette di superare i limiti legati alla difficoltà di trattare patologie in sedi anatomiche di difficile raggiungimento.
La chirurgia da Vinci permette una estrema versatilità dei movimenti e consente di raggiungere spazi anatomici ristretti e profondi estendendo i benefici della mininvasività ad interventi complessi.
La piattaforma da Vinci è l’unico sistema robotico che traduce i movimenti del chirurgo in modo intuitivo e permette una reale visione 3D del campo operatorio con ingrandimento fino a 10 volte.
Il chirurgo viene letteralmente “immerso”, senza ausilio di occhiali o altre apparecchiature, all’interno del corpo del paziente.

Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica?

Il robot da Vinci offre numerosi vantaggi per il chirurgo e il paziente a confronto con tutte le altre tecniche sia open che laparoscopiche.
I principali vantaggi clinici sono rappresentati dalla facilità di accesso ad anatomie difficoltose, eccellente visualizzazione dei reperti anatomici, visualizzazione più dettagliata dei piani di clivaggio, maggiore precisione nella procedura demolitiva, maggiore precisione ricostruttiva, maggiore accuratezza del movimento chirurgico ed infine eliminazione del tremore fisiologico della mano del chirurgo.
I principali vantaggi per il paziente sono rappresentati da piccole incisioni con migliori risultati estetici, minori perdite ematiche e necessità di trasfusione, riduzione del dolore e delle complicanze postoperatorie, tempi di ospedalizzazione più brevi, ritorno più rapido alle normali attività.

Quali interventi si possono eseguire?

La prostatectomia radicale è uno degli interventi d’elezione per la chirurgia robotica. Ad oggi, negli Stati Uniti, l’80% degli interventi di asportazione della prostata per tumore vengono eseguiti con l’ausilio del sistema chirurgico da Vinci.
La prostatectomia radicale robotica garantisce risultati oncologici sovrapponibili a quelli della chirurgia tradizionale ma consente una più rapida ripresa della continenza urinaria e un migliore recupero della funzione sessuale.
Il robot da Vinci permette inoltre di eseguire interventi per il trattamento dei tumori del rene, della vescica, di patologie ostruttive o malformative dell’uretere e di patologie pelviche come il prolasso vescicale.

Come si esegue l’intervento con il Robot Da Vinci?

Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio, è seduto alla consolle sita all'interno della sala operatoria.
Il chirurgo muove gli strumenti robotici attraverso due manipolatori simili ai joystick e intercambia la funzione dei bracci meccanici grazie ai pedali posti in una pedaliera.
Il carrello paziente del robot è posto in prossimità del letto operatorio e trasmette i movimenti del chirurgo ai bracci nei quali sono montati l’endoscopio e speciali strumenti operatori di soli 8 mm in grado di eseguire all’interno del corpo umano gesti fluidi ed estremamente precisi.

Quali sono le componenti del Robot daVinci ?

Il robot é costituito da quattro componenti principali: la consolle chirurgica, il carrello paziente, il carrello visione e gli strumenti endowrist.
La consolle chirurgica é il centro di controllo del sistema da Vinci. Tramite la console, posizionata esternamente al campo sterile, il chirurgo controlla l'endoscopio 3D e gli strumenti EndoWrist per mezzo di due manipolatori (master) e di pedali.
Nel visore stereo, l’operatore ha una visione magnificata 3D del campo operatorio e ha la possibilità di passare dalla vista a schermo intero a una modalità a più immagini (ecografo, ECG..) fornite da ingressi ausiliari.
Il dimensionamento in scala dei movimenti consente di eliminare il tremore fisiologico delle mani del chirurgo o i movimenti involontari.
Il carrello paziente è il componente operativo del sistema daVinci e si compone di quattro bracci dedicati al supporto degli strumenti e dell’endoscopio.
Questa tecnologia consente al sistema di manipolare gli strumenti e l’endoscopio all'interno del sito chirurgico minimizzando la forza esercitata sulla parete corporea del paziente.
Il carrello visione contiene l'unità centrale di elaborazione e processamento dell’immagine e comprende un monitor touchscreen da 24 pollici con un sistema video ad alta definizione full HD e un elettrobisturi ERBE VIO dV per l’erogazione di energia monopolare e bipolare e ripiani regolabili per attrezzature chirurgiche ausiliarie opzionali, quali insufflatori.
Gli strumenti EndoWrist® del daVinci X hanno un diametro di soli 8mm e sono dotati di un polso (wrist) che permette una libertà di movimento su sette assi (a differenza dei 4 gradi degli strumenti di laparoscopia convenzionale) e una rotazione di quasi 360° persino maggiore di quella di un polso umano. La gamma degli strumenti robotici comprende portaghi, forbici cauterizzate e a freddo, pinze da presa e dissettori bipolari di diverse tipologie.

Chirurgia mini invasiva di eccellenza

La Unità Operativa di Urologia della Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù é un centro di eccellenza per la cura dei tumori urologici con elevati livelli tecnologici ed elevati volumi di interventi.
Presso la Fondazione sono attivi tre programmi oncologici su rene, vescica e prostata ed un team multidisciplinare stabilisce il percorso diagnostico terapeutico di ogni singolo paziente.
Presso la fondazione Giglio sono attivi progetti di formazione dei giovani chirurghi e progetti di ricerca finalizzati ad una medicina di precisione.

Dott. Francesco Curto